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giovedì 15 marzo 2012

UN LIBRO... UN SUCCESSO...

BLOG 16 LUGLIO 2012

"GOCCE DI RUGIADA" di Linda Stagni, edito dalla Ripostes

UNA NOTA DI CRITICA A “GOCCE DI RUGIADA”
DELLA POETA LINDA STAGNI


 “Gocce di rugiada”, la nuova silloge poetica di Linda Stagni (Ed. Ripostes, 2012). Un poema di accorata nostalgia del passato, di ricordi di vita vissuta nel “fuoco” dei suoi forti sentimenti,
delle sue calde passioni e, perché no?, del suo grande amore per la poesia.
Sono poesie che, con speciale maestria, comunicano idee, emozioni, sentimenti, sensazioni, ricordi. Sono versi per i quali si è servita non solo dei suggerimenti e della voce di un cuore, tra l’altro, molto romantico, ma anche della testa che riesce ad assimilare ed elaborare quelli che sono i vari e variegati momenti che il tessuto quotidiano e sociale viene, sotto certi aspetti, ad offrirLe. Attraverso le limpide pagine della nuova raccolta, che ho scorso con vivo interesse, traendone vivo diletto, la Stagni si rivela autrice di eleganti composizioni, scaturite dalla forza dell’anima, dalla sensibilità del cuore e dall’equilibrio socio-culturale della mente. Libretto che riassume chiaramente il vissuto psicologico dell’Autrice e il tessuto sociale dell’uomo; opera poetica che prende il titolo da una significativa lirica “…una goccia di rugiada, / lieve sollievo a tanta arsura. (…) Voi, amici miei, / come gocce di rugiada, / scendete su di me / a riportar la vita” (Gocce di rugiada).
Linda Stagni è, soprattutto, poeta che viene a distinguersi per la sua innata vocazione e passione per la scrittura che, con padronanza di linguaggio, viene a ricostruire un tessuto di relazioni, rivelandosi una vacanza dalla vita reale e offrendo al lettore “succosi” racconti di vita carichi di vive e sincere pennellate di nostalgie di un passato non facilmente cancellabile, di speranza e di amore che tanto conforto è stato capace di offrire al suo cuore. Come un archeologo, continua a scavare per scovare l’essenza o, meglio, l’essenzialità della parola  / verso, della parola / immagine, della parola / musica. Pertanto il poema continua a regalarci momenti di vita segnati da ritmi di analisi profonda e da quello che vuole essere un consuntivo di quanto è stato svolto nel passato che ormai ci appartiene soltanto attraverso i ricordi.
La nostra Poeta crede nella missione etica, civilizzatrice, spirituale della poesia di cui è innamorata poiché la vede come la più profetica delle forme di comunicazione. È un atto di amore per la poesia, quello di Linda. “L’amour toujours”, come scrisse Henry Miller.
Un grido contro tutto ciò che tenta di spegnere: sogni, bellezza, natura, la poesia stessa, la musica stessa del mondo. Un soffio di speranza, anche: che la poesia, con le sue profezie e le sue visioni, ci indichi un faro verso cui andare e ci mostri una via d’uscita dalla realtà che ci circonda.
Rifuggendo da vecchi schemi della poesia tradizionale, dai classici dogmi della rima e della metrica, Linda costruisce molto magistralmente una poesia liberatrice e, sicuramente, libera; una poesia che si presenta al lettore come il più grande racconto di vita, con tutte le sensazioni ed emozioni che di essa fanno parte, divenendo, così, narratrice dell’interiorità dello studio introspettivo dell’anima e poeta della ricerca dell’Io nonché creatrice di una poesia così visiva e talmente tangibile da non poter fare a meno di farla propria non appena ci si trova a diretto contatto.  
Liriche, le sue, dalla forte etichetta spirituale e dalla ineguagliabile profondità concettuale.
La Nostra non ama appoggiarsi alle classiche forme della metrica; preferisce e, con molta determinazione e convinzione, ama l’essenzialità del concetto che viene ad offrire ai suoi lettori non solo schiettezza e purezza espressive, ma anche bellezza di immagini e dolcezza di quella “parola” che viene arricchita dal sincero e spontaneo connubio di cuore e mente, di sentimento e ragione, di poesia e storia.
Scrive perché nata per scrivere, perché intende mettere in evidenza, con la convinzione di un cuore innamorato della vita e dell’amore, la magnificenza del “bello” nella “parola” che, fortemente spiritualizzata e spiritualizzante, viene a parlare con i “silenzi” dei suoi ricordi che costituiscono la purezza della sua poesia: poesia che va dalla suggestività musicale alla forza evocativa della creatività fantastica, dall’intensità patetica alla ricchezza del pensiero.
Gocce di rugiada” viene ad essere un vero e proprio inno all’amore “vero ed eterno… fiamma che si alimenta e mai potrà finire”; un poema che riassume sia la vita dell’Autrice sia quella dell’uomo del nostro pianeta. Linda Stagni sa leggere molto attentamente nel profondo della sua psiche, ma sa anche scrivere e interpretare il modus vivendi del suo iter esistenziale con freschi e delicati versi che vengono fuori dal suo animo, presentandosi poeta che mette a nudo il proprio Ego che propone ai suoi lettori attraverso flash di memorie e, quindi, di vita vissuta.
Eleganti i due canti che esprimono estrema nostalgia per la sua Sicilia “… bella, terra incantata (…). Piccola isola sei uno splendore, / nessuna perla ha la tua luce,…” (Sicilia) e, ancora,  “… Io seduta qui, / sento il mio grande amore vicino, / e l’unica cosa che chiederei, / è addormentarmi per sempre, / con la faccia sul suo petto, / con gli occhi pieni della vista del mio stretto” (A Messina).
Donna della solitudine e della speranza nella salvezza, donna di fede, donna che naviga nel mare del proprio “Ego” per l’incessante voglia di (ri)scoprire se stessa in tutte le sue fragilità, incertezze, emozioni, in tutta la sua perenne ricerca caratterizzata da desiderio e ansia di ritrovarsi “donna” in perfetta armonia con il creato.
Ed è questa la ratio che porta la nostra Linda a crescere e maturare psicologicamente, culturalmente e, perché no?, anche eticamente e artisticamente.  La Stagni, artista dell’animo, ora oscurato, ma improvvisamente  luminoso perché illuminato dal “pennello” della “parola” che, molto spontaneamente, sgorga dalla chiara sorgente della propria psiche.
I suoi versi liberi, densi di significato e di contenuto, incisivi e intensi, comunicativi e personali, rappresentano un solenne inno alla vita. ... GIORNALISTA FRANCESCO MULE'

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