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giovedì 3 febbraio 2011

ARTE

Obiettivo puntato sulla pittrice Maria Michela Punzi

ARTE

Maria Michela Punzi
Nata nel 1965 a Meldola (FO), Maria Michela Punzi vive e lavora ad Ancona.
Si è diplomata al corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, con voti 110/110, dopo aver conseguito il diploma di maturità d’Arte Applicata nella sezione Decorazione Pittorica.
Ha ottenuto l’attestato di perfezionamento in Arte Pubblicitaria presso l’Istituto Statale d’Arte di Urbino.
Segnalata al Premio Arte di Milano nel 1994,  è premiata con una targa d’argento per la tavola pittorica ‘’Quest’è l’ora in cui nulla può accadere’’, 1992 , tempera e olio su tavola cm 80X80.
Nel 1999 vince al Concorso Nazionale Opere Artistiche bandito dal Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per le Marche, con l’opera pittorica ‘’Riverbero’’, 1995, tecnica mista su tavola, cm 80×80.
Sue principali esposizioni sono state:
1997 – Pittura al femminile  – Ancona
1997 – Damarte – Fermignano – (PU)
1995 – II Collettiva di Pittura e ceramica d’Arte – Sirolo – (AN)
1995 – 1° Biennale Internazionale di Malta – La Valletta
1993 – Sentieri dell’Arte – Macerata –
1989 – Rassegna d’Arte – Civitanova Marche (MC) –
1989 – Un’idea nel centro storico – Ancona –
1988 Rassegna di Pittura Scultura grafica Rassegna Oliva – Sassoferrato (AN) –
Segnaliamo inoltre le sue esperienze di progettazione grafica per la V Circoscrizione del Comune di Ancona (1994) – Manifesto per la Mostra dell’Accademia di belle Arti di Macerata (1989) – Simboli grafici per l’Agenzia DMP di Senigallia (1988) – Manifesti per il Centro Culturale Miguel Manara di Ancona (1987/88).
Di lei ha scritto  la prof.ssa Letizia Leonardi.
e-mail michelapunzi@virgilio.it

Nel riquadro l’immagine a destra,  ispirata dalla lirica della poetessa Fulvia Marconi,  presidente regionale dell’Associazione Culturale Universum-Marche
IL CANTO E LA NEVE
L
’autunno della vita reca ardori,

sfumanti nelle nebbie dei ricordi,
è tiepido quel sole ormai velato
che toglie luce al rifiorir di viole.
E’ tanta l’ansia di cantar passioni,
di respirar ancor l’odor d’amore,
d’illudere quel tempo ricercando
sguardi segreti privi di rimorso.
Un passero che canta sopra il filo
già ricoperto dalla coltre bianca,
avverte tutto il gelo, ma lui… canta,
per ridestar col verso un tenue sole.
E’ tanto infreddolito nelle ossa,
le piume più non bastano a scaldarlo,
ma canta sempre un poco e ancor più piano,
volendo modular  tanta dolcezza.
I giorni che trascorrono inclementi,
a saccheggiare l’ansa del tuo cuore,
fanno di te soltanto un uomo vecchio,
che tanto sa che più non deve osare.
Ma ora che la neve ha ricoperto
le orme d’una vita già passata,
il passero che invoca la speranza,
giace supino e con il becco aperto;
forse ha negli occhi il mandorlo fiorito,
forse ripensa al tempo dell’estate;
più non ascolta il sole il trillo lieve,
canta l’amore adesso alla sua
neve.
Fulvia Marconi

Nel riquadro l’immagine della pittrice Maria Michela Punzi ispirata dalla lirica della poetessa Fulvia Marconi,  presidente regionale dell’Associazione Culturale Universum-Marche.

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